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Con il DPR n.137 del 2012 l’esercizio della funzione disciplinare attribuita in precedenza agli Ordini professionali, viene demandata ai CONSIGLI DI DISCIPLINA nominati dal Presidente del Tribunale nel cui circondario hanno sede i vari Consigli territoriali dell’Ordine.

La riforma del sistema disciplinare poggia sul principio della SEPARAZIONE tra le funzioni amministrative generali dell’Ordine e le funzioni disciplinari attribuite ai nuovi Consigli di Disciplina. Da ciò la necessità di regolamentare la composizione dei Consigli di Disciplina e il loro funzionamento per le competenze svolte fino all’anno 2012 dagli Ordini Regionali.

La creazione dei Consigli di Disciplina come organismi separati rispetto agli Ordini professionali, esplicita la volontà del legislatore di dare tutela agli interessi dei cittadini garantendo una totale imparzialità rispetto alla valutazione di comportamenti scorretti posti in essere dai professionisti iscritti all’Albo.

I Consigli di disciplina, infatti, hanno il compito di decidere delle questioni disciplinari riguardanti i professionisti iscritti e tutelare di conseguenza i cittadini che si rivolgono al servizio sociale. La tutela si estende indirettamente alla professione nel momento in cui fa sì che la stessa venga esercitata in maniera competente e utile.  I Consigli di Disciplina concorrono a difendere la professione da coloro che la esercitano senza il possesso dei requisiti richiesti dalla legge, compresa la formazione adeguata.  

I componenti del Consiglio territoriale di disciplina (CTD) esercitano una funzione pubblica volta a tutelare l’interesse della comunità territoriale e la professione, nel pieno rispetto del principio di imparzialità, trasparenza e buon andamento del procedimento.

Il CODICE DEONTOLOGICO è lo strumento attraverso il quale l’assistente sociale orienta e guida il proprio agire professionale, ed è anche il punto di riferimento mediante il quale gli Organi della disciplina giudicano le violazioni od omissioni di azioni non aderenti e conformi ai principi in esso contenuti: tra tutti si sottolinea quello della RESPONSABILITA’ intesa come “rendere conto” dei doveri correlati alla funzione e all’incarico professionale.

Oltre al Codice Deontologico, documento fondamentale per lo svolgimento dell’attività disciplinare, è il REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE LOCALE e le relative LINEE GUIDA,  che orientano l’operato di ogni consigliere in tutte le fasi del procedimento disciplinare al fine di facilitare l’azione istruttoria e giudicante.

Il primo REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE LOCALE è stato predisposto e approvato dal Consiglio Nazionale degli Assistenti sociali con delibera n. 175 in data 15/11/2013 (con decorrenza dal 1/1/2014); successivamente è stato aggiornato/modificato nel 2017, 2018 e 2019. L’ultimo aggiornamento è del 23 maggio 2020 (con entrata in vigore dal 1° giugno).

Clicca qui per consultare la documentazione 
 

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI DISCIPLINA:

Il Consiglio Territoriale di Disciplina è composto da un numero di membri pari a quello dei componenti il Consiglio dell’Ordine.

Il Consiglio è strutturato in collegi giudicanti, costituiti da tre membri appartenenti allo stesso Consiglio (art. 8 DPR 7 Agosto 2012 n. 137)

Il Presidente del Consiglio di Disciplina non esercita la funzione giudicante in alcun procedimento al fine di assicurare la massima terzietà rispetto ai procedimenti gestiti dai collegi e non interferisce in alcun modo con la loro autonomia giudicante. Controlla che i collegi rispettino il regolamento; coordina, da impulso e supervisiona le attività dei collegi; assegna la trattazione del caso segnalato a uno dei collegi competenti per sezione; favorisce la creazione di buone prassi che uniformino l’azione dei vari collegi; si raccorda con il Presidente del CROAS e la commissione etica deontologica del CROAS sull’andamento generico della fattispecie delle segnalazioni.

L’eventuale consigliere non assegnato ad alcun collegio, supporta l’attività del Presidente del consiglio e dei collegi costituiti.

La Funzione di segreteria del Consiglio di disciplina: viene svolta dalla segreteria del CROAS sotto la direzione del Presidente del CTD e dei presidenti dei collegi e si occupa di tutti gli adempimenti amministrativi e pratici relativi alla funzione disciplinare.

Il Consiglio di disciplina:  il Consiglio attuale si è insediato il 18 dicembre 2021 ed è composto da tre collegi  divisi per sezione A e B. Ogni collegio ha tre componenti: il presidente, il segretario e un consigliere.

Il consiglio territoriale di disciplina, per i procedimenti avviati entro il 31.12.2018, opera mediante l'applicazione del Regolamento per il funzionamento dei Consigli Territoriali di Disciplina.

Dal 01.01.2019 è entrato in vigore il nuovo Regolamento Disciplinare Locale, approvato con la Delibera 160 del 15.12.2018 dal Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali - non più in vigore dal 31.08.2019.

Dal 01.09.2019 è entrato in vigore il nuovo Regolamento Disciplinare Locale, approvato con la Delibera 160 del 15.12.2018 dal Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali.

La versione commentata e con i dettagli è disponibile alla pagina dedicata del sito dell'Ordine Nazionale.

Dal 07.05.2021 è entrato in vigore il nuovo Regolamento Disciplinare Locale, approvato nella seduta del 24.04.2021 dal Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali.